avocado

Una strana pera liscia o rugosa, lunga fino a 20 centimetri, pesante anche un chilo e con la polpa di colore giallo. A prima vista non tutti direbbero che si tratti di un vero e proprio elisir di benessere, ma c’è da fidarsi, numerosi studi scientifici lasciano poco spazio ai dubbi: l’avocado è uno dei cibi migliori al mondo. Da mangiare o persino da spalmare in faccia. E i primi a rendersene conto sono stati i nativi centroamericani di Messico e Guatemala, con tanti benefici messi a punto grazie ad un frutto di colore verde o melanzana. Ecco alcuni motivi per crederci davvero.

Colesterolo e rischio infarti: c’è un nuovo nemico

Prima di tutto, mangiare avocado significa dare un bel contributo alla propria pressione sanguigna, perché si tratta di un frutto ricco di magnesio e potassio. E fa molto più bene (almeno venti volte in più) di altre varietà con doti benefiche riconosciute come banana, kiwi e fragole. Ma non solo: l’avocado, che previene anche i tumori alla bocca grazie ai suoi fitonutrienti, elementi antiossidanti che aiutano a liberare le cellule dai radicali liberi, ha più grassi di tantissimi altri tipi di frutta. E questo potrebbe essere motivo di preoccupazione, ma non è così, perché si tratta di grassi monoinsaturi incredibilmente benefici. Quello contenuto dall’avocado, insomma, è il tipo migliore di grasso esistente in natura. E fa bene al cuore, consentendo di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e riducendo, di conseguenza, anche il rischio di malattie cardiache e infarti. Inoltre, si tratta di un frutto che fornisce sostanze nutrienti per preservare le cellule del corpo, proprio come i grassi monoinsaturi, solitamente ricchi di vitamina E, antiossidante.

Benessere per la pelle, anche in olio

L’avocado, poi, è indicato anche come protettivo dai raggi solari e si distingue per le sue proprietà nutritive in grado di rigenerare la pelle. Oltre al potassio, è infatti ricco anche di beta-carotene e glutanione, nonostante tra gli effetti collaterali ci sia quello del rischio allergia per alcuni individui. Di sicuro, l’olio di avocado, simile a quello d’oliva, è una manna dal cielo contro l’invecchiamento, ma meglio utilizzarlo soprattutto in cucina come alleato contro malattie cardiache, cancro e segni dell’invecchiamento.

Avocado spalmabile
Altamente calorico (un frutto intero può equivalere anche un filetto di bue), l’avocado, come se non bastasse, contiene inoltre più di venti sostanze nutrienti che lo rendono un accompagnamento ideale col pane. Sì, col pane: meglio mettere da parte per un po’ il tubetto di maionese. Così come la crema idratante, visto che qui si è al cospetto anche di un ottimo rimedio per curare le scottature e prevenire le irritazioni. O addirittura, persino per ridurre le rughe. Kim Kardashian lo sa bene e lo scorso novembre ha fatto il giro del web con una foto che la ritraeva con una maschera a base di miele, yogurt e avocado.

Ingrediente magico per brioches e insalate

Insomma, un avocado sta sempre bene dappertutto. Anche nell’insalata. E oltre a dare un sapore esotico al proprio piatto, può rappresentare un valido supporto per chi cerca la siluette migliore in vista della prova costume, dato che i suoi grassi monoinsaturi aiutano il corpo ad assorbire meglio i carotenoidi fitonutrienti grasso-solubili. In altre parole, con un ingrediente così anche il burro può finire nel dimenticatoio e si possono preparare persino deliziose brioches senza sensi di colpa davanti allo specchio.

Effetti collaterali sugli animali

Eppure qualcosa di negativo c’è anche per l’avocado, che fa bene all’uomo, certo, ma molto meno agli amici animali. Le foglie, la corteccia, i frutti e i semi di questo frutto contengono infatti un derivato acido grasso tossico, chiamato persina, che, innocuo per l’essere umano, può provocare gravi danni (o condurre persino alla morte) a cani, gatti, bovini, capre, conigli, ratti, cavie, uccelli, pesci e cavalli. Per questi ultimi, in quantità sufficiente, può causare solo coliche dolorose che, se non curate tempestivamente, mettono a serio rischio la sopravvivenza dello sfortunato animale. Nei cani e gatti, invece, i sintomi di avvelenamento includono irritazione gastrointestinale, vomito e diarrea, mentre negli uccelli questo composto tossico provoca difficoltà respiratoria, congestione, apatia, perdita del piumaggio e accumulo di liquido intorno al tessuto cardiaco, che può portare ad asfissia, coma e morte.

Insomma, l’avocado, dal quale non in ultimo si ricava anche il guacamole, salsa messicana brevettata addirittura dagli Aztechi, fa benissimo, nessun dubbio. Meglio, però, tenerlo fuori dalla portata degli animali.

Fonte: www.lacucinaitaliana.it